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Pnrr: un emendamento per il rilancio del settore ippico

31 maggio 2022 - 08:09

Tra i 1.076 emendamenti presentati la proposta di un incremento dei fondi a disposizione del Mipaaf anche per il rilancio del settore ippico.

Scritto da Daniele Duso
Pnrr: un emendamento per il rilancio del settore ippico

Al Senato si torna a parlare di Pnrr e tra gli emendamenti presentati compare quello dei senatori di Fratelli d'Italia Luca De Carlo, Patrizio Giacomo La Pietra, Lucio Malan, Ignazio La Russa e Antonio Iannone che cita anche l'ippica tra le attività legate al made in Italy da incentivare, rafforzare ed incrementare.

Dopo la sospensione del 10 maggio scorso prosegue l'esame congiunto delle commissioni Affari costituzionali e Istruzione pubblica, beni culturali, del Senato, del testo del disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, "recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)". A inizio seduta il presidente della commissione Affari costituzionali, Dario Parrini, comunica che sono stati presentati 1.076 emendamenti e 13 ordini del giorno riferiti al decreto-legge in titolo. 

Tra i vari emendamenti, come accennato, vi è il 9.3, presentato dai senatori FdI, che dopo il comma 5 dell'art. 9, propongono di aggiungere un 5-bis con la seguente dicitura: "Al fine di incentivare, rafforzare ed incrementare le maggiori attività rese nella elaborazione e coordinamento delle linee della politica agricola, agroalimentare, forestale, per la pesca, il settore ippico a livello nazionale, europeo ed internazionale, e per far fronte, altresì, anche alle funzioni di controllo ed ispezione per la tutela del made in Italy, a decorrere dall’anno 2022, il Fondo risorse decentrate di cui agli articoli 76 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto funzioni centrali 2016-2018 e 49 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto funzioni centrali 2019-2021 relativo al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è incrementato di un importo complessivo pari a 2.000.000 euro annui, in deroga ai limiti e termini finanziari previsti dalla legislazione vigente. È, altresì, incrementato di 80.000 euro, a decorrere dall’anno 2022, il fondo per la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato del personale di livello dirigenziale contrattualizzato. Agli oneri derivanti dall’attuazione della presente disposizione, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’ articolo 1, comma 748, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 e, in parte, mediante riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 203, della legge 11 dicembre 2016, n. 232".

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