Ci sarà ancora da attendere per sbloccare l'iter del riordino del gioco fisico.
La bozza del decreto legislativo stilata dai tecnici dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e presentata al ministero dell'Economia e delle finanze infatti sarebbe in stand by alla Ragioneria di Stato.
Il motivo?
Il testo, composto da 63 o 65 articoli e in fase di revisione da parte del Mef, infatti contiene anche la riduzione dei punti vendita e degli apparecchi da gioco, punto messo sotto la lente dalla Ragioneria, visto che non può essere emanato un decreto che in previsione riduca le entrate statali.
In realtà, secondo quanto apprende GiocoNews.it, il problema dovrebbe essere risolto con la presentazione delle relazioni tecniche che dimostrino l'invarianza delle entrate pur con la rimodulazione delle reti distributive e dei parametri fiscali di alcuni prodotti.
Solo una questione di tempo, quindi, e l'impasse dovrebbe essere superato.
A breve dovrebbe essere pronto un nuovo testo da mettere sul tavolo di confronto con i rappresentanti delle Regioni. Ancora non si conoscono le date, quindi appare ormai fortemente improbabile che la bozza di decreto legislativo sul riordino del gioco fisico possa arrivare in Consiglio dei ministri entro marzo, come ventilato solo un mese fa.
Una volta bollinato dalla Ragioneria di Stato, il testo poi inizierà il suo iter sia in Conferenza unificata che nelle aule parlamentari, per i previsti pareri delle commissioni.
Gli ultimi aggiornamenti hanno previsto “in tutto 55 mila punti vendita che potranno offrire giochi”, la riduzione delle slot a 200 mila unità (in passato erano arrivati a sfiorare le 500 mila) e delle Vlt a 54mila, e il non rispetto del distanziometro per le attività “certificate”, mentre per quelle senza bollino di qualità se ne profila uno di 200 metri dai luoghi sensibili.
Aspettiamo quindi la nuova bozza di decreto per vedere se tali numeri saranno confermati.