Senato, gioco e ippica sotto la lente delle commissioni
Dal 10 settembre commissioni del Senato al lavoro su Ddl Omnibus, regolamentazione esports, riforma del calcio italiano e imposta sugli intrattenimenti.
Dalla prossima settimana riprenderanno a pieno ritmo anche le attività del Parlamento.
Non mancano i temi d'interesse per la nostra testata soprattutto per quanto riguarda il Senato, grazie all'iscrizione all'ordine del giorno delle commissioni di alcuni atti riguardanti sia il gioco, sia l'ippica, sia il comparto dei videogame.
Il più atteso è senza dubbio il disegno di legge “Conversione in legge del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico”, vale a dire il Ddl Omnibus, in cui figura la riduzione dell'aliquota Iva al 5 percento per le cessioni dei cavalli entro i 18 mesi dalla nascita, che potrebbe salire a 24 mesi – come auspicato dal comparto – con un emendamento ad hoc.
Il testo verrà esaminato dalla commissione Ambiente il 10 e 11 settembre e dalle commissioni Bilancio e Finanze l'11 e il 12.
Ricordiamo che il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno al disegno di legge in titolo è stato fissato per le ore 12 di venerdì 13 settembre
Torna sotto i riflettori anche il disegno di legge “Regolamentazione delle competizioni videoludiche” presentato da Roberto Marti (Lega).
L'analisi del testo – che parte dal riconoscimento del videogioco come "mezzo di espressione artistica, di educazione culturale e di comunicazione sociale" da tutelare anche come opera di ingegno, e "nel rispetto dei princìpi di libertà economica, di tutela dei consumatori e di protezione dei minori, ha come oggetto la creazione di condizioni di parità per gli operatori italiani nel mercato nazionale, europeo e globale" - è prevista l'11 settembre in commissione Cultura e in commissione Bilancio.
Sempre l'11 settembre è calendarizzato in commissione Cultura il seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, dell'atto “Prospettive di riforma del calcio italiano”.
Un atto sul quale nei mesi scorsi si sono svolte diverse audizioni, nel corso delle quali alcuni esponenti del settore – con in testa il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, - hanno evidenziato la necessità di attingere alle entrate derivanti dalle scommesse per risollevarlo, o, sempre per lo stesso motivo, di “abolire il divieto di sponsorizzazione indiretta sul betting”.
Infine, ancora l'11 settembre, la commissione Bilancio del Senato si occuperà anche dello “Schema di decreto legislativo recante testo unico dei tributi erariali minori”, comprensivo dell'imposta sugli intrattenimenti, a cui è soggetto "chiunque organizza gli intrattenimenti e le altre attività di cui alla tariffa di cui all'allegato 2 (tra essi 'Esercizio del gioco nelle case da gioco e negli altri luoghi a ciò destinati') al presente testo unico ovvero esercita case da gioco".
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