Match fixing e scommesse 'sospette', tennista francese squalificato a vita

Il tennista francese Alexis Musialek è stato bandito dal tennis a vita a seguito di 39 violazioni del Tennis anti-corruption program (Tacp): a confermarlo in una nota è l'International tennis integrity agency (Itia), un organismo indipendente istituito dagli organi direttivi internazionali del tennis per promuovere, incoraggiare, migliorare e salvaguardare l'integrità del tennis professionistico in tutto il mondo.

Musialek, che nel 2015 ha raggiunto il 255 posto nel ranking Atp, ha negato tutte le accuse mosse contro di lui, ma l'Aho - Anti-corruption hearing officer Raj Parker lo ritiene coinvolto nella manipolazione di nove partite tra il 2016 e il 2018, accusandolo inoltre di non aver collaborato a un'indagine Itia rifiutandosi di fornire le prove.

Si è scoperto che il 35enne, tra gli altri reati, aveva truccato l'esito di più partite, ricevendo denaro, benefici o compensi per farlo, e facilitato altri giocatori a non fare del loro meglio.

Questo caso è l'ultimo di una serie di indagini condotte dall'Itia in collaborazione con le forze dell'ordine in Belgio, che ha visto numerosi giocatori di tennis implicati in casi di partite truccate e il leader del programma è stato incarcerato per cinque anni.

In questo caso, le prove del procedimento belga hanno supportato l'intelligence raccolta attraverso indagini parallele dell'Itia e alert degli operatori di scommesse.

A seguito di questa sentenza, a Musialek sarà vietato giocare, allenare o partecipare a qualsiasi evento di tennis autorizzato o sanzionato dagli organi di governo del tennis in modo permanente. È scattata anche una sanzione da 50mila dollari, con decorrenza dal 5 agosto 2023.