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Euro 2024, una sala giochi (senza gettoni) in supporto degli Azzurri di Spalletti

12 giugno 2024 - 09:59

Ci sono due ditte italiane specializzate nell’allestimento di sale giochi dietro alla sala giochi realizzata per la Nazionale italiana in Germania. Tanti i giochi storici che accompagneranno gli Azzurri, ma gettoniere bloccate, per non incorrere nelle multe.

Scritto da Daniele Duso

Da destra: Michele Galasso e Antonio Nati

Un tavolo da biliardo, un biliardino (o calcetto), un tavolo da ping pong, due flipper e due storici cabinati. Sono i “giochi” che accompagneranno gli Azzurri di Spalletti nella loro avventura a Euro 2024, in Germania.

L’allestimento, terminato nella mattinata di lunedì, è stato fatto dalla Arcade di Michele Galasso e dalla Arcade Story di Antonio Nati. Chiamati dalla Federazione italiana giuoco calcio, in due giorni hanno portato tutto dall’Italia e realizzato una sala giochi da sogno (completata da quattro Playstation 5 inviate direttamente dalla Sony assieme a due simulatori di guida) che, si spera, aiuterà i calciatori azzurri a sgombrarsi la mente tra una partita e l’altra per arrivare più in fondo possibile al torneo.

La sala è stata allestita all’interno dell’Hotel VierJahreszeiten di Iserlohn, dove dorme la Nazionale (che, per, la cronaca, non corrisponde con la sede di “Casa Azzurri”). La cittadina della Renania Settentrionale-Vestfalia, immersa nel verde, con poco più di 90mila abitanti, è stata scelta specificamente per il relax pre e post partite.

“Siamo stati fermi da un po’”, spiega Antonio Nati, “prima perché l’Italia ad alcune competizioni non è riuscita a qualificarsi, poi per il Covid, ma ora siamo ripartiti. Con Michele Galasso, che cura questo tipo di allestimenti per la Nazionale dal 2002 (il tristemente famoso mondiale koreano) siamo ripartiti assieme, finalmente con un torneo importante”.

“Siamo arrivati in Germania sabato 8 giugno, abbiamo lavorato due giorni interi. Abbiamo portato una carambola, un calcetto, due tavoli da ping pong, due flipper (Batman e Avenger) e poi due cabinati, uno dei quali il notissimo Mexico ’86. Lunedì mattina abbiamo terminato l’allestimento con la posa degli adesivi forniti dalla Federazione, e poi abbiamo dovuto lasciare il campo, perché i calciatori sarebbero arrivati in serata e non era possibile incontrarli.”

Le ditte di Galasso e Nati lavorano nel campo degli allestimenti da diverso tempo. “Recentemente abbiamo lavorato per la Juventus e per X Factor. Il nostro core business è il noleggio di giochi originali”, spiega Nati. “Li importiamo dall’estero, perché in Italia ormai questi giochi non si trovano più, e li risistemiamo per proporli in fiere, grandi eventi, e in occasioni come queste. In Italia molti si sono lanciati nel noleggio dei giochi arcade multigioco, ma io personalmente compro solo giochi originali. Li prendo in America, faccio l’importazione, mi arrivano con i container, poi mi occupo della messa a punto. D

Uno sviluppo che, per Antonio Nati, è legato anche alla nota questione delle omologhe, che attanaglia il settore dell’amusement. “Dal momento che non si riusciva più a venire fuori ho chiuso la mia sala giochi e da allora faccio solo eventi in free play. Questi sono concessi da Adm, e in tali casi, non essendoci fine commerciale, non sono richieste omologazioni. Ovviamente abbiamo bloccato tutte le gettoniere, anche in questa sala realizzata per gli Azzurri, perché se qualcuno riesce a mettere dentro una monetina possiamo incorrere in una multa.” 

Quanto costa importare un gioco dall'America? "I costi variano", spiega Nati, "ma un Pac-Man, ad esempio, costa circa 1.400 dollari. La sola importazione costa altri 500 euro, e poi in base ai lavori da fare per la sistemazione si devono aggiungere altre spese, dai 100 ai 400 euro." Poi arrivano le soddisfazioni: "Io faccio tante fiere del fumetto, quando portiemo i giochi ci sono tantissimi ragazzini. Perché il cabinato conquista ancora."

E il rapporto con la Federazione? "È ottimo. Ci hanno fatto i complimenti per l'allestimento. Dicono che questo sia il miglior allestimento di sempre, ci ha fatto molto piacere. È venuta anche una troupe della Rai, che sta realizzando un documentario sul cammino degli Azzurri in Germania. Per il resto la Federazione ci ha offerto i biglietti per andare a vedere Italia Turchia: ecco, speriamo che all'Europeo giochino un po' meglio."

 

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