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Rochester (Usa), videogame e esports contro abbandono scolastico

14 ottobre 2024 - 12:08

La città cerca di raggiungere i giovani attraverso il videogame competitivo, soprattutto offrendo opportunità a chi non ne ha accesso.

Scritto da Dd
Foto tratta dal sito web del Museumofplay di Rochester

Foto tratta dal sito web del Museumofplay di Rochester

L’insegnamento degli esports è alla base di un nuovo programma per coinvolgere i giovani e limitare i casi di abbandono scolastico.

È quanto accade a Rochester, nello stato di New York, dove il consiglio comunale ha stipulato un contratto per avviare un programma di gaming nei centri ricreativi, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani e offrire loro opportunità educative e di carriera. 

Richester, capoluogo della Contea di Monroe posto a sud del Lago Ontario, è la seconda città per numero di abitanti, dopo quella di New York. E anche qui, purtroppo, i casi di disagio sociale, compresi quelli di abbandono scolastico, sono in aumento.

Così, negli ultimi tempi, è emerso il progetto di Christopher Williams, insegnante di esports e gaming alla Vertus High School, che sta aprendo nuove opportunità per i giovani di Rochester. Con un programma innovativo, Williams introduce gli studenti alle tendenze emergenti nel settore degli esports, ma non solo, spiega loro anche tutte le altre numerose opportunità di carriera che questo mondo in rapida crescita offre.

Tra i giochi a disposizione ci sono titoli come il party game Boomerang Fu, dello studio australiano Cranky Watermelon, ma anche giochi come EA Sports College Football 25, giochi di combattimento di strada, come Tekken, o titoli di basket come NBA 2K. Ma Williams è anche l'organizzatore del primo torneo ufficiale di esport cittadino, il Mayor's Madden Esports Invitational. Quest'anno si è svolta la seconda edizione del torneo, ospitato al Jackson R-Center.

Il progetto è piaciuto molto al sindaco di Rochester, Malik Evans ha espresso il desiderio di espandere il programma a tutti i centri ricreativi della città. Il sindaco, che ha ammesso di essere egli stesso un videogiocatore, ha dichiarato a nome del consiglio comunale che “vogliamo garantire che ogni giovane abbia accesso alle tecnologie e ai videogiochi, anche se non li hanno a casa”.

La città, nel frattempo, ha ottenuto una sovvenzione di 145mila dollari per l'acquisto e la realizzazione di un’unità mobile di gaming, ancora in fase di sviluppo.

Il consiglio comunale, in seguito, ha riconosciuto il potenziale di questa iniziativa e, stanziando una cifra di 50mila dollari, ha stipulato un contratto con Williams per avviare un programma di gaming nei centri ricreativi locali. L’obiettivo è coinvolgere i giovani, offrendo loro un’alternativa educativa e stimolante che possa aprire le porte a future carriere nel settore dei videogiochi. Una iniziativa che pone la cittadina all’avanguardia nell’educazione, con un progetto che dimostra come il gaming possa essere un potente strumento educativo e di sviluppo personale.

Il legame tra la città e i videogame, tuttavia, era già segnato, dato che Rochester ospita diversi piccoli studi di sviluppo, tra cui Workinman Interactive e Magic spell studios del Rit (l'Istituto di tecnologia di Rochester, Ndr), svolge anche un ruolo chiave nella conservazione della storia dei videogiochi grazie al suo Strong national museum of play, che ospita sia la World video game hall of fame che l'International center for the history of electronic games.

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