Il poker dal vivo in Italia prolifera nei club, sale gestite in maniera assolutamente professionale e offrendo una ricca proposta di tornei con montepremi davvero importanti. Si opera in un alveo di “semi legalità” ma per alcune configurazioni le forze dell’ordine non hanno nulla da eccepire, pare. Meglio così.
Poi, però, c’è chi interpreta male le poche regole che ci sono mentre continuano a commettere errori i colleghi della stampa generalista. Come nel caso della “Nuova Ferrara” che ha raccontato il caso del sequestro e delle denunce comminate al circolo privato “Rainbow”, di via Bela Bartok, dove, pare, “si giocasse duro a poker, con puntate alte, seguendo le regole del poker Texas Hold’em.
Si apprende che si giocava cash game, una delle formule vietate da quelle pronunce che prediligono il tournament per via della predeterminazione della perdita e anche della vincita.
Secondo il rapporto al momento del blitz della Polizia sono stati trovati ai tavoli una decina di player. “Scoprendo che – come da ipotesi investigative, era in corso una serata illegale di gioco d’azzardo, otto persone stavano giocando una partita di Poker Texas Hold’em”, si legge nella news. Il blitz è di sabato scorso, ed è stato deciso dopo aver osservato l’accesso all’interno del circolo di diversi avventori, gli affezionati. Oltre ad aver colto sul fatto gli otto giocatori, gli agenti hanno scoperto anche il dealer che stava gestendo la partita in modalità “cash game”, considerata dalla normativa vigente gioco d’azzardo.
E qui inizia qualche sbavatura sul racconto del caso. Sì perché si dice che “tanti cittadini non sanno fare a meno di giocare e sono ritenuti “ludopatici”, veri e propri malati del gioco e in questi caso anche persone facoltose con disponibilità di denaro importante.”
Ai tavoli pare ci fossero player dai 40 ai 70 anni di età che hanno cercato “goffamente di nascondere banconote per un valore complessivo di 1. 265 euro” che non è esattamente questa somma high stakes. Un importo tutto sommato normale per un livello di gioco basso.
Il cash game è noto, sarebbe vietato dalle minime disposizioni normative dal Consiglio di Stato alla Cassazione che si espressero fissando alcuni limiti minimi. Limiti che vengono spesso superati, va detto, ma siamo comunque vicini a quei dettami rimasti puramente indicativi in assenza di un regolamento che gestisca il poker live tramite licenze o autorizzazioni.
E parlare di “ludopatici” di un gruppo che si ritrova e gioca secondo le sue possibilità, in bankroll, sembra fuori luogo. Tanto che il vero gioco di abilità se condotto sempre in bankroll, è proprio il cash game. Ma per alcuni può sembrare un atto davvero rivoluzionario parlare di questo ed evitiamo.
Va appurata la natura del locale dove c’è live-music, biliardo, karaoke e si mangia. Un’area è dedicata al gioco live. Forse anche la frequenza delle partite dai pomeriggi infrasettimanali ai weekend e con un fine di lucro, rake, destinata alla sala, deve aver costretto la Polizia ad intervenire. I due gestori del circolo sono stati denunciati per gioco d’azzardo, gli otto clienti per la partecipazione al poker illegale.