Mentre in Italia e in Europa si fatica a ripartire, il governatore del Nevada Steve Sisolak consentirà presto alle sale da poker di Las Vegas e ad altre attività di aumentare significativamente la capacità, almeno del 25%. I posti a sedere, tuttavia, rimarranno ben al di sotto della capacità massima consentita dal codice antincendio in ciascuna attività.
I divisori in plexiglass rimarranno probabilmente ai tavoli da poker di Las Vegas per un bel po 'di tempo.
Sisolak, un politico democratico, pochi mesi fa ha ridotto la capacità di sale in ristoranti, casinò e altri locali al 25%. Ciò ha costretto le sale da gioco a limitare i posti a sedere, causando lunghe liste di attesa per i cash game in alcune proprietà.
Il governatore ha parlato giovedì pomeriggio e ha dato buone notizie ad alcune attività del Nevada, comprese le poker room di Las Vegas, di cui 20 sono attualmente aperte. C'erano 31 room attive in città prima della pandemia sanitaria globale. Secondo le nuove restrizioni del governatore, le sale da gioco possono funzionare al 35% della capacità massima consentita, a partire dal prossimo lunedì, e poi fino al 50% a partire dal 15 marzo.
Quindi, se una sala da poker è normalmente autorizzata ad avere 500 players, il mese prossimo potrà operare con 250 clienti. Anche se è ancora ben al di sotto dei limiti pre-coronavirus, il doppio delle persone potrà entrare in una poker room rispetto agli ultimi mesi.
Allo stato attuale, sono aperte 20 sale da poker, la maggior parte delle quali sulla Strip. Aria, Bellagio, Caesars Palace, Venetian e Wynn sono quelle di riferimento. Ci sono poi tavoli nelle sale da gioco al Bally's, Flamingo, MGM Grand, Planet Hollywood e Sahara. Lontano dalla Strip, le sale aperte sono a Boulder Station, Golden Nugget, Poker Palace, Red Rock Resort, Santa Fe Station, Silver Sevens Casino, South Point, The Orleans e Westgate.
Green Valley Ranch, The Mirage e The Strat (ex Stratosphere) sono le room ancora chiuse.