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Tutti i poker players francesi terrorizzati dal Fisco a caccia delle loro vincite

22 luglio 2021 - 12:11

Il Fisco francese mette nel mirino tutte le vincite dei poker players, non solo quelle dei professionisti. 

Scritto da Ca
Tutti i poker players francesi terrorizzati dal Fisco a caccia delle loro vincite

I poker players francesi tartassati dal Fisco, si cancellano in gran numero da HendonMob e tutelano la propria posizione economica e la propria passione. Il vento in Francia sulle vincite al gioco è cambiato. Dalla considerazione che i Professional poker players andavano tassati perché vivevano di gioco e avevano un profitto dalla loro azione ai tavoli, adesso tutti i players rischiano di essere soggetti a prelievi piuttosto esosi. “Ho cancellato tutti i miei risultati da HendonMob e non ho pubblicizzato anche du grosse vincite online perché tira una brutta aria e c’è il rischio di arrivare a pagare anche fino al 40-42% di tasse sulle vincite conquistate”, ha confessato un player a Gioconewspoker.it. Ovviamente, deve rimanere anonimo e ha il valore che giornalisticamente può avere, cioè quasi irrilevante. La vicenda, però, non è assolutamente irrilevante, anzi. C’è il rischio che il poker live francese, ma anche l’online, subiscano una brusca frenata se i players rischiano di trovarsi un bollettino dell’agenzia delle entrate d’Oltralpe nella cassetta delle poste o una cartella esattoriale da migliaia di euro sulla scrivania.

Un peccato perché, sia il gioco che dal vivo che le numerose sale online che partecipano anche alla liquidità condivisa con Spagna e Portogallo (dell’Italia nessun segnale da anni, adesso meno che mai nonostante una minima apertura da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli), rischiano di subire una battuta d’arresto importante dopo l’ottimo impulso dato dalla pandemia, solo per l’igaming ovviamente.

Potrebbe essere inutile incidere sul divieto di doppia tassazione e procedere per analogia giuridica grazie alla sentenza Blanco/Fabretti che alla Corte di Giustizia Europea ha sancito proprio questo principio ed ha messo fine all’operazione All in della Guardia di Finanza italiana che ha tenuto in apprensione (e dall’avvocato e dal fiscalista) decine e decine di poker players italiani. Il problema è che il Governo francese ha invertito il problema ponendola sull’aspetto lavorativo e sulla problematica della continuità della vincita che costituisce reddito sia per professionisti che per recreational players. La shottata potrebbe essere al riparo di attacchi da parte degli agenti del Fisco essendo riconducibile ad una vincita di un jackpot alle slot ma ora il dubbio cala su tutto.
Purtroppo, come al solito, anche i players francesi dovranno ricorrere alle vie legali prima o poi. Solo tramite il parere di vari gradi giudizio e, sperabilmente, della Corte di Giustizia europea, si può evitare questa autentica persecuzione ai bankroll dei giocatori.
Brutta aria anche per i club di poker parigini che sono legali e strettamente collegati con l’autorità di gioco Anj e per i players potrebbe essere difficile sfuggire al tracciamento delle vincite in questione.

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