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Montenegro vieta i pagamenti elettronici nel gioco, il settore insorge

01 giugno 2024 - 11:26

Il Montenegro vieta l’uso di sistemi di pagamento elettronico per il settore del gioco, poker compreso. Gli operatori presentano una petizione e avviano una revisione costituzionale.

Scritto da Redazione
© Rawpixel

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C'è grande preoccupazione fra gli operatori di gioco del Montenegro, compresi quelli attivi nel poker, dopo la decisione del Governo di raccomandare l'imposizione di modifiche alla legge, vietando l’uso di sistemi di pagamento elettronico per le imprese del settore.

Modifiche che violerebbero le regole di concorrenza dell’Unione europea bloccando l’e-banking, l’Ips e i servizi di pagamento mobile come PayPal e Apple Pay.

Una scelta, proposta dal ministero delle Finanze, per rafforzare il quadro di conformità antiriciclaggio (Aml) del Paese, in risposta alle preoccupazioni delineate da Moneyval, l’organismo di monitoraggio dell’intelligence finanziaria del Consiglio d’Europa, che ha chiesto di “intensificare gli sforzi per indagare e perseguire efficacemente il riciclaggio di denaro e rafforzare la supervisione delle imprese e delle professioni non finanziarie ad alto rischio”.

La conseguenza però è quella di costringere i giocatori a trasferire fondi sui propri conti online esclusivamente attraverso i negozi di scommesse o utilizzando una carta presso un terminale presente negli esercizi.

Secondo quanto riporta il sito specializzato SbcNews, per Jovana Klisić, rappresentante di MontenegroBet, l'associazione nazionale di categoria, il comparto, che impiega direttamente e indirettamente quasi il 2 percento della forza lavoro del Montenegro, è “a un bivio”.
In un Paese con un tasso di disoccupazione del 15 percento, la potenziale perdita di posti di lavoro nel settore del gioco d’azzardo potrebbe avere ripercussioni economiche devastanti.


Klisić sottolinea: “La rimozione delle opzioni di e-banking e di pagamento mobile, nonostante la loro conformità e trasparenza, non solo ostacola l’efficienza operativa ma mette anche a repentaglio l’occupazione nel settore. Gli effetti economici di tali misure legislative potrebbero propagarsi all’esterno, influenzando altri settori dell’economia montenegrina”.

La decisione del Montenegro poi risulta in contrasto con le recenti iniziative dell’Unione europea, come l’introduzione dell’identità digitale europea (e-ID), volta a standardizzare l’identificazione elettronica tra gli Stati membri, per facilitare transazioni online sicure ed efficienti, compreso il gioco con vincita in denaro, evidenziando l’approccio divergente del Montenegro.


Montenegro Bet ha presentato all'Assemblea nazionale una petizione per bocciare il divieto di pagamenti elettronici per il gioco che in pochi giorni ha raccolto 25.000 firme e ha avviato una revisione costituzionale, mettendo in dubbio la legalità degli emendamenti.

L'associazione sta inoltre collaborando con le istituzioni internazionali per attirare l'attenzione sugli impatti negativi di questi cambiamenti legislativi e sulle loro incoerenze con le direttive Ue.

Klisić e altri rappresentanti del settore sperano che il significativo sostegno pubblico e la pressione istituzionale spingano a riconsiderare gli emendamenti, riallineando "il quadro normativo del Montenegro alle norme finanziarie dell’Unione europea e globali, garantendo un ambiente giusto e trasparente per il settore”.

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