Ippodromo Le Mulina di Firenze, ancora cavalli e sport nel suo futuro
Ciò emerge dalla risposta dell'assessore Danti a un question time sull'ex ippodromo del trotto di Firenze. Ecco cosa prevede il progetto.
Scritto da Redazione
L'ingresso dell'ex ippodromo Le Mulina © Comune di Firenze - Sito ufficiale
Al consiglio comunale di Firenze si è tornati a parlare delle sorti dell'ippodromo del trotto Le Mulina, chiuso nel 2012 e per lungo tempo al centro di un contenzioso fra la società che si era aggiudicata la gara ad evidenza pubblica per la concessione di valorizzazione e utilizzazione dell'area a fini economici, Pegaso Srl, e il Comune, poi condannato dal Consiglio di Stato a pagare un risarcimento di oltre 200mila euro.
Nella sua ultima seduta è stato infatti discusso un question time presentato dalla consigliera Cecilia del Re (Firenze democratica) volto a capire quali siano i progetti del Comune sul futuro dell'impianto, dopo la presentazione di un progetto per il suo recupero da parte della Pegaso srl, al quale la Giunta ha dato il nullaosta.
In risposta, l'assessore comunale al Patrimonio non abitativo, Dario Danti, rivela innanzitutto di aver chiesto al concessionario dell’ippodromo di “liberare gli spazi da eventuali persone che non possono stazionare al suo interno, di ripulire e mettere in sicurezza l’area e di dotare la struttura di un sistema di vigilanza in modo da proseguire con il progetto e far sì che venga depositato in Soprintendenza”.
Tale progetto prevede “il recupero di spazio verde attrezzato, la riorganizzazione funzionale del complesso, una riqualificazione sia della parte immobiliare che degli spazi aperti” per rendere la struttura atta ad ospitare molteplici attività: “Attività equestri, sia permanenti come un maneggio, che periodiche come concorsi, campus e corsi”, poi un "museo del cavallo, un’area di bike sharing ma anche spazi per il commercio, ristorazione e attività associazionistica, e una foresteria”.
La direzione Patrimonio del Comune, conclude Danti, ha dato “il nullaosta all’inoltro del progetto alla Soprintendenza. Dopo il parere della stessa, se positivo, il progetto tornerà alla direzione Urbanistica”.