Cds, lotta a ludopatia vale più del singolo interesse patrimoniale
Respingendo il ricorso di un'esercente con la rimozione degli apparecchi dalla sua attività il Consiglio di Stato conferma che prevale l’interesse pubblico contro il Gap.
Scritto da Redazione
Una nuova sentenza del Consiglio di Stato conferma che prevale "l’interesse pubblico al contrasto della ludopatia rispetto a quello meramente patrimoniale della ricorrente".
Il Consiglio di Stato si esprime nel merito con una sentenza che respinge il ricorso di un'esercente di Ventimiglia (Im) che chiedeva la riforma di un'ordinanza cautelare del Tar Liguria che a sua volta confermava l'obbligo di eliminare dal locale pubblico gli apparecchi da gioco.
Gli apparecchi da gioco, ricorda anche la sentenza del CdS, "sono collocati in un locale ove si svolgono anche altre attività imprenditoriali", motivo per cui, secondo i giudici, "la loro rimozione, nonostante l’entità dei guadagni connessi e la loro apparente prevalenza rispetto ai guadagni derivanti dalle altre attività non comporta automaticamente ed inevitabilmente la chiusura dell’esercizio."
Ininfluente, ai fini dell'esito della sentenza, la documentazione prodotta dall’appellante relativa agli incassi garantiti dalle slot, utili per il sostentamento dell'attività commerciale.