Sala giochi chiusa, Tar: 'Questura e Comune provino violazione distanze minime'

Sarà necessario esaminare i chiarimenti forniti dal Comune di Gioia Tauro (Rc) e dalla Questura di Reggio Calabria per determinare se sia lecita o meno la cessazione dell'attività di una sala giochi ritenuta troppo vicina ad alcuni "luoghi sensibili" ai sensi della legge regionale n° 19/2018.

È quanto si legge in un'ordinanza del Tar Calabria che risponde al ricorso prsesentato da una ditta individuale per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia, degli atti che hanno fermato l'attività.

In particolare "entro il termine perentorio di 20 giorni dalla comunicazione, a cura della Segreteria", dell'ordinanza del Tar, la Questura di Reggio Calabria dovrà fornire al Collegio "documentati chiarimenti in ordine agli esiti (dal ricorrente ritenuti favorevoli, ma non documentati in atti) del procedimento amministrativo a cui si riferisce il preavviso di rigetto, ex art. 10 bis legge n. 241/1990, dell’istanza di autorizzazione per l'attività di raccolta del gioco lecito mediante apparecchi Vlt, avanzata dal ricorrente ai sensi dell'art. 88 Tulps; il Comune di Gioia Tauro, anche mediante la predisposizione di idonei elaborati planimetrici che raffigurino l’assetto urbanistico-edilizio del territorio comunale circostante la sede dell’attività di sala giochi svolta dell’odierno ricorrente" dovrà chiarire al Collegio "la distanza intercorrente tra quest’ultima e i cd. luoghi sensibili di cui all’art. 16 comma 3 L.R. n. 9/2018 (da raffigurarsi in planimetria), avendo cura di chiarire se i fabbricati definiti 'vetusti' nella relazione dell’architetto siano di ostacolo alla circolazione pedonale in prossimità degli stessi, in ragione del relativo stato di manutenzione".

Ciò stabilito, i giudici amministrativi calabresi fissano l'udienza di discussione del merito per il 25 giugno 2025.