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Riordino gioco, Conferenza Regioni: 'Puntare su compartecipazione enti e informazione'

15 febbraio 2024 - 10:56

In audizione in commissione Finanze del Senato Massimiliano Maselli e Marco Alparone tracciano i desiderata della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in tema di riordino del gioco.

Scritto da Fm
Nella foto: l'audizione dei rappresentanti Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in commissione Finanze e tesoro del Senato.

Nella foto: l'audizione dei rappresentanti Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in commissione Finanze e tesoro del Senato.

“Lo scorso 25 gennaio la Conferenza unificata ha approvato il proprio documento sul riordino del gioco poi trasmesso in commissione. In esso viene auspicata l'integrazione della normativa vigente per la piena tutela dei soggetti vulnerabili e sono state presentate alcune proposte emendative al testo del decreto legislativo, con l'obiettivo primario di introdurre misure idonee per la protezione della salute, l'istituzione di una consulta permanente dei giochi pubblici per monitorare le attività di gioco comprese quelle illecite, il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni sulle linee guida da porre in essere in materia di nuove attività. Bisogna essere molto attenti, perché bisogna cercare di limitare le sedi fisiche ma si rischia di alimentare gioco illegale”.

 

È Massimiliano Maselli, assessore del Lazio all'inclusione sociale a esprimere i desiderata della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell'ambito delle audizioni sull'atto del Governo n° 116 – relativo al riordino del settore – tenutesi oggi, giovedì 15 febbraio, alla commissione Finanze e tesoro del Senato.

 

Sul tema, accanto a lui, interviene Marco Alparone, coordinatore commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni: “Nel provvedimento legato al retail chiediamo di istituire un tavolo di confronto per valutare la possibile compartecipazione delle entrate dai giochi – ad esempio del 5 percento, al netto di aggi e vincite - per investire le risorse sui territori per la prevenzione. Anche sul provvedimento sul gioco online oggi in esame abbiamo espresso preoccupazione sull'impatto territoriale dei punti vendita ricarica – Pvr. Auspichiamo l'intesa con la Conferenza delle Regioni per lavorare a quattro mani, sul tema della distribuzione e dei punti vendita va vista alla luce di oggi, la norma attuale è confusa e viene interpretata differentemente dai comuni, crea difficoltà sia per gli operatori che per i comuni. Al centro ci sono il tema del contrasto della ludopatia, l'importanza di trovare risorse per la prevenzione e la distribuzione dei punti vendita”.

 

Interviene a questo punto il presidente della commissione, Massimo Garavaglia, con una domanda: “La compartecipazione degli enti territoriali agli utili derivanti dal gioco sarebbe un buon modo di affrontare il tema in modo responsabile, visto che gli enti hanno un contatto diretto con i cittadini. Visto che la Conferenza delle Regioni può fare una sintesi oltre la politica, e visto che in una audizione precedente sono state fatte delle osservazioni sulle fasce orarie, con la proposta di sospendere l'attività delle sale gioco nelle ore dei pasti, è possibile fare una riflessione e una proposta su questo tema?”.

In proposito Alparone sottolinea la “preoccupazione in merito alla diffusione del gioco legata alle fasce di età, l'incremento della presenza di adolescenti online, lo spostamento dal gaming al gambling”

Masetti dal canto suo rimarca: “Con la compartecipazione degli enti territoriali agli utili derivanti dal gioco potremmo organizzare campagne d'informazione nelle scuole: è lì il nucleo, le risorse da investire sono tante, bisogna puntare tantissimo sull'informazione e campagne nelle scuole”.

Infine il senatore Marco Croatti (M5S) pone una questione: “C'è l'intenzione di applicare un distanziometro 500 metri in tutte le regioni oppure si andrà in ordine sparso?”.

Alparone commenta: “L'obiettivo di ridurre il numero degli apparecchi posto dall'intesa del 2017 è stato ampiamente ottenuto, oggi il tema delle distanze va visto tenendo conto della trasformazione del gioco, è necessario tenere conto di come è cambiata l'utenza. In termini di ludopatia non cambia nulla, chi magari oggi non va più nelle sale gioca online. Il tema di fondo è guardare i numeri: la precedente intesa che voleva riduzione effettiva del numero di apparecchi ha raggiunto l'obiettivo. Oggi, nell'ottica di una stagione diversa, bisogna puntare sull'aspetto educativo, specie della fascia adolescenziale. Anche per questo quello dei Pvr è un punto molto sensibile in tema di movimentazione di denaro”.

 

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